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Skiroll world news

Sito di informazione sportiva dedicato allo skiroll e rivolto a tutti gli a appassionati dello sci di fondo estivo.

 

Che cos'è lo skiroll

Anche nei Paesi nordici o nei freddi Paesi dell'Est Europa, così come nell'America settentrionale, dove la neve impera per molto tempo durante l'anno, ci sono lunghi periodi nei quali gli sciatori di fondo necessitano di allenarsi per rimanere in forma. Per questo motivo sono nati gli skiroll.

Ora tutti i fondisti che abbiano un qualche obiettivo agonistico, così come gli sportivi che desiderano acquistare e mantenere un'ottima forma fisica, utilizzano gli skiroll.

Gli skiroll sono degli sci dotati di ruote con i quali si viaggia e ci si allena utilizzando la tecnica dello sci di fondo.

Attualmente gli skiroll sono costituiti di due assi, generalmente in lega leggera o in fibre composite di lunghezza compresa tra 53 e i 75 cm, alle cui estremità sono montate normalmente due ruote, una anteriore ed una posteriore,  ma ci sono differenti modelli anche a tre ruote (posteriormente ne sono affiancate due), e vengono utilizzati in tutti i Paesi ed a tutte le latitudini, in particolare dove è praticato lo sci di fondo.

Da quando è stato riconosciuto che la disciplina del fondo è estremamente completa, simmetrica nonché molto allenante per tutto il fisico, molti sportivi provenienti da altre discipline si sono avvicinati alla pratica dello skiroll. Inoltre lo skiroll ha l’enorme vantaggio di poter essere praticato ovunque, in qualunque stagione, senza l'ausilio di alcuna struttura.

Questo sta contribuendo notevolmente allo sviluppo di questo sport anche nei Paesi di scarsa o nulla tradizione fondistica, come i Paesi tropicali, dell'Est asiatico e del Sud America. 

La storia dello skiroll

L’esatta origine degli sci con le ruote non sono ben definite. Essendo nato come sistema di allenamento per chi gareggiava con gli sci di fondo, facilmente i primi rudimentali prototipi sono stati costruiti da ingegnosi appas­sionati fondisti che necessitavano di un sistema per praticare lo sci di fondo durante i periodi di non innevamen­to.

Le lontane origini quindi sono da localizzare nelle aree a maggior densità di praticanti lo sci di fondo, quindi facilmente i Paesi Nordici.

Le prime documentazioni risalgono agli anni ‘30, periodo al quale possono risalire alcune immagini sfuocate in bianco e nero che ritraggono un atleta a calzoncini corti con delle grosse scarpe da fondo dell’epoca, fissate, come si usava sugli sci, tramite cinghie in cuoio su di un telaio in legno alle cui estremità ci sono due grandi ruote, con diametro presumibile di circa 25-30 cm.

Con lo sviluppo dello sci di fondo anche gli sci con le ruote si sono evoluti, sia come progettazione meccani­ca, sia come entità di costruzioni. Anche se i primissimi sci con ruote documentati montavano due ruote, possiamo affermare che gli skiroll abbiano avuto il loro primo sviluppo a tre ruote.

A quel tempo si utilizzava solamente la tecnica classica e non esisteva la tecnica di pattinaggio; le scarpe erano quelle basse e morbide da fondo e la cui sporgenza anteriore della suola veniva bloccata sul telaio dello skiroll tramite l’attacco da fondo.

Era quindi comodo avere tre ruote, il che dava molta stabilità. I materiali di costruzione del telaio sono stati, nel corso degli anni, il legno, il ferro, la lega leggera, fino alla fibra di vetro e di carbonio. Le forme sono passate da aste lunghe a telai cortissimi, talvolta quanto una scarpa, in quel caso con l’aggiunta di un arco anteriore a sostenere una ruotina da poggiare a terra durante il passo alternato.

Anche le ruote hanno subito grande evoluzione, passando da pneumatiche di grandi dimensioni, fino a giungere a ruote in poliuretano ed in gomma di dimensioni molto più contenute; il numero delle ruote sono gradualmente passate da tre a due (per ogni singolo skiroll) e le dimensioni sono variate dai 30 cm di diametro agli attuali 80-100 mm, mentre la loro larghezza varia oggi da 60 a 15 mm.

La meccanica interna delle ruote, con i sistemi di bloccaggio anti ritorno indispensabili per lo svolgimento della tecnica classica, ha avuto naturalmente grandi evoluzioni, passando dal fermo “a strozzo” (visibile nei primissimi modelli della Ski Skett), alle ruote libere delle biciclette, fino agli attuali sofisticati cuscinetti.

Probabilmente la prima azienda a costruire sci con ruote in serie è stata di nazionalità svedese; ci sono docu­mentazioni in tal senso risalenti agli anni ’60, ma quella ditta oggi non esiste più.

La più anziana ditta attualmente sul mercato è la Crestani Sport, fondata a Sandrigo (Vicenza) da Fabio Cresta­ni, ufficialmente nel gennaio del 1973, nonostante i primi skiroll da lui prodotti risalgano a metà degli anni ‘60.

La ditta Crestani ha iniziato producendo degli sci con ruote sia per la discesa che per il fondo, specializzandosi sempre più in quest’ultima disciplina, giungendo oggi ad offrire una gamma completa di prodotti comprensiva di una ventina di differenti modelli, che garantiscono versioni appropriate per skirollisti agonisti, per sportivi, per fondisti amatoriali e professionisti e naturalmente specifici per le differenti tecniche di utilizzo, classica e skating.

La Crestani Sport ha anche brevettato, negli anni ’90 (ora riproposto totalmente rinnovato), uno speciale e assolutamente innovativo “attacco staffa” che consente di utilizzare lo skiroll con normalissime scarpe sportive, il che consente anche a chi non dispone dell’attrezzatura complementare (scarpe e attacchi) di praticare la disciplina in tutta semplicità e sicurezza.Anche la parola “ski roll, o skiroll” è stata inventata ed internazionalmente diffusa da Fabio Crestani (oggi è un marchio della stessa Crestani Sport), il quale ha profondamente contribuito alla diffusione della disciplina dello skiroll, contribuendo alla ideazione ed alla fondazione prima della Federazione Italia­na e poi della Federazione Europea dello skiroll, incaricate di gestire e promuovere la disciplina dello skiroll.

La Crestani Sport, in Sandrigo (Vicenza) dispone di un museo dello skiroll, estremamente interessante, con mo­delli prodotti da varie marche di tutto il mondo ed anche prodotti fatti in casa da appassionati, anche atleti piuttosto conosciuti. 

Lo skiroll in Italia

Verso la metà degli anni ’70 nel nord Italia si è iniziato a sentir parlare di gare di skiroll. Questo attrezzo, nato per supplire alla mancanza di neve e consentire agli atleti appassionati dello sci di fondo di allenarsi con il gesto specifico anche in mancanza di neve, ha avuto proprio in Italia i suoi natali quale disciplina sportiva autonoma e per merito dell’imprenditore vicentino Fabio Crestani.

Dopo aver iniziato a produrre skiroll da allenamento verso la fine degli anni ‘60, Fabio Crestani ha infatti veri­ficato che per divulgare al grande pubblico questo nuovo attrezzo era necessario farlo vedere e provare; quale sistema più indicato che far competere fra di loro gli atleti che già utilizzavano lo skiroll per il loro allenamen­to? Comprese che lo sport dello sci di fondo, che necessariamente viene praticato in zone montagnose e comun­que lontano dai luoghi abitualmente frequentati dal grande pubblico, poteva ricevere impulso e grande visibilità dall’opportunità di portare quei bravi sportivi e quelli armonico gesto atletico più a diretto contatto con gli occhi della gente.

Dopo aver coniato anche la parola “skiroll” (o ski roll, oggi marchio di proprietà della Crestani Sport), che oggi internazionalmente indica gli sci da fondo con le ruote, Fabio Crestani ideò ed organizzò nel 1976 le prime gare a Sandrigo ed Asiago, in provincia di Vicen­za. Successivamente passò, con l’aiuto di altri appassionati, ad organizzare i primi Campionati Italiani, fino ad arrivare alla creazione della Federazione Italiana Ski Roll (prima AISR e poi FISR).

Oggi la disciplina dello skiroll è gestita dalla Federa­zione Internazionale Sci, mentre in Italia è la Federazione Pattinaggio (FIHP) che si occupa dell’organizzazione in particolare del settore agonistico.

Si organizzano Campionati e Coppe Nazionali, Continentali e Mondiali, alle quali partecipano atleti sempre più preparati e specializzati nella specifica disciplina. Gli atleti italiani, anche  a seguito della grande diffusione e della più lunga militanza in questa disciplina, sono ancora oggi fra i più blasonati nelle competizioni mondiali. 

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